Zapping
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Autore: Pier Cesare Rivoltella
Tipologia di consumo televisivo caratterizzata dalla navigazione casuale e discontinua all’interno del palinsesto. Tecnicamente lo z. si afferma con l’avvento della neotelevisione, in particolare grazie a due delle sue caratteristiche distintive: la moltiplicazione dei canali, che comporta una maggiore possibilità di scelta nell’offerta dei programmi, e l’introduzione del telecomando che facilita il cambio di canale senza obbligare il telespettatore ad alzarsi ogni volta dal proprio posto.
Dal punto di vista sociale il fenomeno è stato studiato a lungo come uno dei possibili effetti della televisione sugli individui: comportamento di consumo disattento e variabile, lo z. viene oggi spesso indicato come il responsabile della scarsa capacità di concentrazione dei giovani cresciuti con la televisione, della loro volubilità nelle scelte, del loro approccio superficiale e temporaneo alla realtà. A questa lettura si deve la connotazione negativa abitualmente riconosciuta allo z. cui viene contrapposto il consumo intenzionale e mirato come forma di consumo corretto. Di fatto, però, una simile interpretazione risulta criticabile almeno in due direzioni.
Anzitutto essa pecca di determinismo tecnologico, perché isola la capacità del medium di produrre effetti dal più vasto contesto sociale entro cui esso è inserito. Di fatto, lo z. stesso potrebbe essere letto piuttosto come il comportamento di consumo proprio di una generazione che deve i suoi tratti di carattere, più che alla televisione, alla complessità sociale in cui è cresciuta e vive: alcuni sociologi, ad esempio, sostengono che è lo z. sociale caratteristico delle nuove generazioni a spiegare il fatto che il loro consumo di televisione sia improntato a frammentarietà e volubilità di scelta. Oltre a questo non bisogna dimenticare che fare z. significa comunque servirsi del telecomando come di una centrale di montaggio audio-video: lo spettatore che si sposta tra i diversi canali, di fatto sta curando la regia personale di un suo ideale programma che è la risultante di spezzoni dei diversi programmi tra i quali sta navigando. È questo uno dei punti su cui fanno leva i teorici che sostengono il carattere autoalfabetizzante del medium televisivo.
Dal punto di vista sociale il fenomeno è stato studiato a lungo come uno dei possibili effetti della televisione sugli individui: comportamento di consumo disattento e variabile, lo z. viene oggi spesso indicato come il responsabile della scarsa capacità di concentrazione dei giovani cresciuti con la televisione, della loro volubilità nelle scelte, del loro approccio superficiale e temporaneo alla realtà. A questa lettura si deve la connotazione negativa abitualmente riconosciuta allo z. cui viene contrapposto il consumo intenzionale e mirato come forma di consumo corretto. Di fatto, però, una simile interpretazione risulta criticabile almeno in due direzioni.
Anzitutto essa pecca di determinismo tecnologico, perché isola la capacità del medium di produrre effetti dal più vasto contesto sociale entro cui esso è inserito. Di fatto, lo z. stesso potrebbe essere letto piuttosto come il comportamento di consumo proprio di una generazione che deve i suoi tratti di carattere, più che alla televisione, alla complessità sociale in cui è cresciuta e vive: alcuni sociologi, ad esempio, sostengono che è lo z. sociale caratteristico delle nuove generazioni a spiegare il fatto che il loro consumo di televisione sia improntato a frammentarietà e volubilità di scelta. Oltre a questo non bisogna dimenticare che fare z. significa comunque servirsi del telecomando come di una centrale di montaggio audio-video: lo spettatore che si sposta tra i diversi canali, di fatto sta curando la regia personale di un suo ideale programma che è la risultante di spezzoni dei diversi programmi tra i quali sta navigando. È questo uno dei punti su cui fanno leva i teorici che sostengono il carattere autoalfabetizzante del medium televisivo.
P. C. Rivoltella
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Come citare questa voce
Rivoltella Pier Cesare , Zapping, in Franco LEVER - Pier Cesare RIVOLTELLA - Adriano ZANACCHI (edd.), La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, www.lacomunicazione.it (23/11/2024).
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